Lions Club Trasimeno

we serve

LA NOSTRA STORIA

TRENT’ANNI
Il punto di partenza del Club ha un carattere di originalità e nel contempo di eterogenea convergenza di più idee e di più intenti. Infatti il riferimento primario e di incubazione può individuarsi nell’allora florido stabilimento dell’apprezzata industria aeronautica SAI con sede in Passignano sul Trasimeno dove, nell’anno 1971, erano attivamente presenti personaggi di alto livello, di cultura e di ingegnosità. Un originale personaggio definibile “dal multiforme ingegno”, esule italo argentino, tale Mike Tuosto, ebbe e lanciò con grande entusiasmo l’idea di riuscire a galvanizzare lo spirito e l’operosità delle popolazioni lacustri, unendo i personaggi più in vista della zona in un organismo rappresentativo ispirato al Lionismo che in quegli anni costituiva un punto di riferimento. Il Lionismo italiano infatti, sulla scia della già collaudata esperienza americana nel campo dell’associazionismo volontario era, come è, finalizzato al miglioramento culturale, morale e civile della società che ci circonda, a mezzo dell’impegno operativo (we serve) dei propri soci. La sfida fu raccolta dall’Ing. Ricciotti TONON, già brillante ufficiale pilota di origine e di carattere triestino. La realizzazione del progetto risultò più laboriosa di ogni previsione ed impegnò il gruppo dei fondatori per circa un intero anno sino a giungere al novembre del 1972 con l’annuncio dell’avvenuta omologazione ufficiale del Club da parte del Board. Si giunse così al 3 febbraio 1973 quando l’allora Governatore del Distretto Dr, Carlo Abbozzo consegnò la tanto sospirata Charter nelle mani del primo Presidente Tonon ed i certificati di associazione ai ventiquattro fondatori, alla presenza dei Club sponsor ( Perugia e Roma Tyrrhenum). Nasceva così il decimo Club umbro, che si presentava con una caratteristica unica nella zona, essendo il primo Club comprensoriale, Interessava infatti i territori di tutti i comuni delle sponde del Lago, i cui rappresentati – pur nella diversità delle rispettive professioni ed origini – erano accomunati dal desiderio di conoscersi, di unirsi e di operare per la diffusione degli scopi del Lionismo a beneficio della comunità. All’inizio, in line a con i criteri allora predominanti nel Lionismo italiano, il Club prestò maggiore importanza a temi du cultura e aggiornamento indirizzati agli stessi Soci, ma ben presto si capì che era più utile “uscire all’aperto” e cioè avere più frequenti contatti con l’esterno sia a livello di pubbliche istituzioni, sia a livello di cittadini di ogni ceto sociale. Questa trasformazione di intenti avvenne addirittura prima che il Lionismo italiano entrasse nella fase della cosiddetta novelle vague, e cioè nel nuovo corso dell’Associazione, Proprio ciò che ha poi sanzionato un impegno dei Lions anche in campo pubblico a supporto delle pubbliche Amministrazioni, mettendo disinteressatamente a disposizione delle stesse le capacità dei singoli Lions e della organizzazione mondiale. L’intensa e vivace attività svolta ha posto il Club Trasimeno all’attenzione degli altri sodalizi del Distretto, nonché degli organi nazionali, tanto da fargli meritare attestazioni ufficiali di apprezzamento, e da poter annoverare ben due Vice Governatori e, annualmente, numerosi Officer Distrettuali. In conclusione, si può dire che in questi numerosi anni il Club ha assimilato e fatto propri due principi della migliore tradizione lionistica: l’amicizia ed il servizio, strettamente uniti l’uno con l’altro. L’amicizia infatti intesa come capacità di amare, con amore per il bene di tutti, come moralità, non può che essere l’entità dinamica ispiratrice della nostra azione di servizio. Il servizio infine a favore dei deboli, dei sofferenti, dei bisognosi edegli emarginati, è un impegno attivo che si esplicita nella vita di tutti i giorni, sentito come dovere primario di ogni membro del nostro Club. Ma il Lions Club Trasimeno, in considerazione del cambiamento dei tempi e della conseguente necessità di confrontarsi sulle nuove tematiche della società, ha saputo diventare anche un soggetto di opinione e, come recentemente indicato dal Governatore Palumbo, un fattore di pressione su tematiche ampie che interessano la società e che sono in sintonia con l’etica e gli scopi del vero Lionismo.