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13 Marzo Teatro “Cesare Caporali” di Panicale
(in collaborazione con l’Accademia Masoliniana)
Meeting
“La qualità della scuola italiana in un contesto di rinnovamento”
con l’intervento di:
On. Rosa De Pasquale - Commissione Istruzione Camera dei Deputati
Sen. Franco Asciutti - Senato della Repubblica
Ing. Luigi Sepiacci - Presidente Nazionale A.N.I.N.S.E.I.
Il meeting, già preannunciato molto interessante per la presenza di un deputato di sinistra, di un senatore di destra e di un rappresentate delle scuole autonome, è stato coordinato dalla Prof.ssa Giselda Marina Bruni, che ha ringraziato l'Amministrazione Comunale, la Compagnia del Sole e l'Associazione Pro Loco di Panicale per la loro collaborazione.
Ha preso poi la paraola il Sindaco di Panicale dr.ssa Longo ringraziando gli organizzatori per aver scelto Panicale quale sede del meeting, vista l’attualità degli argomenti trattati per l’avvio della riforma Gelmini che interesserà tutte le scuole italiane a partire dal prossimo anno scolastico.
Ha introdotto la discussione la Dr.ssa Maria Lucia Perego, Presidente Accademia Masoliniana, ringraziando i relatori per la loro disponibilità.
E‘ seguito l’intervento dell’ on. Rosa de Pasquale che ha ribadito come, a suo avviso, più di una riforma si tratti di una serie di tagli operati sulla scuola italiana, con ritorno a posizioni ormai superate con ripristini non condivisi né dai docenti, né dai genitori, né dai tecnici del settore scuola.
Le statistiche che ha detto essere in suo possesso, contestano pesantemente il ripristino del maestro unico nella scuola primaria e sono confermate dalle tipologie di scelta operate dai genitori nelle schede di iscrizione presentate dai genitori in cui il modello a 24 ore settimanali previsto per la primaria sarebbe stato scelto solo dal 3% dei genitori.
Ha inoltre affermato che l’efficacia del modello di scuola dell’infanzia e della scuola primaria italiana era unanimemente riconosciuto; non era da sostituire con altro modello molto più sommario e con valenze molto più ridotte.
Ha infine affermato come la parte avversa ha ignorato in sede parlamentare ogni confronto su controproposte procedendo senza alcun tipo disponibilità al dialogo.
Anche il ricorso al voto numerico viene contestato, in quanto troppo sommario e non idoneo a rilevare livelli di partenza, progressi e ogni altro elemento di valutazione che può scaturire solo dalla adeguata conoscenza della persona.
Il sen. Franco Asciutti ha replicato contestando le statistiche presentate dalla de Pasquale, ritenute premature ed approssimative, vista la recentissima scadenza della data di iscrizione degli studenti prevista per il 28 Febbraio.
Ha invece riportato dei dati in suo possesso dai quali si desume che la maggioranza degli italiani è favorevole alla riforma Gelmini che semplifica i modelli scolastici evitando situazioni di spreco non più sostenibili dalla pubblica amministrazione.
La maggioranza degli italiani è, a suo avviso, favorevole a qualche passo indietro tendente a contenere fenomeni di degenerazione e bullismo attraverso strumenti di valutazione più rigorosi e tendenti a penalizzare soprattutto gli studenti che contengono un comportamento adeguato all’istituzione scolastica.
Per questo è stato previsto il ripristino del voto di condotta, con esclusione dagli scrutini e dai esami per quanti conseguono un valutazione minore o uguale a 5.
Anche le valutazioni numeriche disciplinari sono ritenute più recepibili dalle famiglie e forniscono ampiamente adeguatamente un’immagine dell’impegno e delle attitudini degli studenti nelle varie discipline.
Non è vero – ha sostenuto – che un passo indietro sia sempre inopportuno quando passi in avanti hanno portato a gravi episodi di aggressione e di bullismo che inficiano l’immagine ed il ruolo che la scuola deve avere in una società civile.
Ha inoltre sottolineato che, nei limiti delle richieste e delle risorse strutturali, la riforma ha lasciato il tempo pieno ed il tempo prolungato.
Ha poi preso la parola il Dr. Luigi Sepiacci, Presidente Nazionale A.N.I.N.S.E.I.
Lo stesso ha illustrato come la Confindustria, in considerazione della constatata inadeguatezza del livello di preparazione degli studenti in uscita dalla scuola pubblica, ha pensato di istituire dei centri di formazione privati in cui tecnici qualificati del mondo dell’impresa contribuiscono a costruire quei curricula di studio necessari per una preparazione degli studenti alle necessità del mondo industriale.
Questi centri sono continuamente tenuti aggiornati sull’evoluzione delle richieste del mercato e preparano tecnici qualificati, ai quali non sarà poi difficile inserirsi nel settore sul quale è stata orientata la preparazione.
Ha poi dissertato sull’inopportunità di molte libere scelte delle famiglie che non sono informate sulle effettive richieste del mercato del lavoro, iscrivono figli a corsi e/o studi universitari che offrono poca spendibilità e lasciano invece scoperti alcuni settori dove ci sarebbe molta richiesta; le industrie spesso trovano difficoltà a trovare giovani da inserire nei vari settori produttivi.
E’ seguito un acceso dibattito in cui i vari relatori hanno risposto alle domande poste dai vari intervenuti.
Le conclusioni del dibattito sono state tratte dal Prof. Aldo Covarelli, Presidente Lions Club Trasimeno.