Lions Club Trasimeno

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15 Giorni dedicati all’arte

30 Dicembre 2008 – Visita del museo d’Arte Moderna a Roma
alla riscoperta di De Chirico

e di una una grande mostra che celebra l’artista a trent'anni dalla morte. Sono state visionate oltre cento opere raccontano l'artista, che amava "rifare" i maestri del passato.
E questa mostra, che con buona pace di De Chirico rimane una gran bella mostra, tenta di forgiare una riconciliazione, non solo con la galleria ma anche con "certa critica" che non lo ha mai amato veramente proprio per la sua abitudine a guardare con estro visionario il museo e, dunque, a "rifare".
Insert Logo Here Del resto, come avverte il curatore Mario Ursino, "un artista non può essere scambiato per un copista.
De Chirico non copiava ma operava una trasposizione.
E se Picasso diceva che i geni copiano, i mediocri imitano, "lì dove dove Picasso scompone - dice Ursino - De Chirico compone, trasferendo i modelli del passato sui suoi modelli".
D'altronde, era il 1924 quando De Chirico scriveva che "la fantasia, credono in molti, sia d'immaginare cose non viste.
A un pittore e a un artista in generale la fantasia, più che a immaginare il non visto, serve a trasformare ciò che vede".
Ed è esattamente ciò che fece De Chirico nell'arco della sua vita di artista e che vuole raccontare questa vasta rassegna che sceglie argutamente un taglio inedito nel ripercorrere l'epopea artistica di un genio, allontanandosi da criteri cronologici, ma inseguendo il filo rosso della intensa relazione tra De Chirico e l'arte del passato, non in un mero ripiegamento su stilemi classici, ma attraverso il filtro, appunto, della fantasia.


Insert Logo Here 11 Gennaio: Perugia - Visita della Mostra “Da Corot a Picasso
da Fattori a de Pisis”

Phillips Collection di Washington e della Galleria Ricci Oddi di Piacenza da vita alla mostra “Da Corot a Picasso, da Fattori a de Pisis” ospitata a Perugia nel Palazzo Baldeschi in Corso Vannucci, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
La mostra, curata da Vittorio Sgarbi, insieme agli esperti della Phillips Collection e della Ricci Oddi, Insert Logo Here ha indagato l’ambiente del collezionismo privato nell’arte moderna e contemporanea ed ha fatto riflettere sulla passione che porta collezionisti privati a fare delle proprie raccolte, musei aperti al pubblico.

La mostra ha messo così a confronto non soltanto i capolavori di importanti artisti dell’Ottocento e Novecento, ma anche le vite e i gusti dell’americano Duncan Phillips e del nobile piacentino Giuseppe Ricci Oddi, accomunati da un forte trasporto per l’arte che si manifesta nella fondazione dei due musei.