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Sabato 22 Gennaio, presso l’Auditorim “Urbani” di Passignano
il Capitano Marco Zoppitelli,
pilota del “Pony 6”, ha presentato
“le Frecce tricolori"
Alla presenza di un nutritissimo pubblico, presso l’Audiutorium ”Urbani” di Passignano, il Sindaco Bellaveglia ha ricordato le tradizioni aviatorie della zona del Lago Trasimeno, già legate non solo alla SAI, ma anche a numerose scuole di addestramento di piloti, fin dai pionieri dell’aviazione con impiego di idrovolanti ai tempi moderni che vedono il Capitano Marco Zoppitelli, originario di S. Feliciano, a ricoprire il ruolo di Pony 6 nelle “Frecce tricolori”.
Il Presidente del Lions Club Trasimeno avv. Isabella Tonzani, ha poi presentato e ceduto la parola al Capitano Marco Zoppitelli.
Lo stesso ha illustrato preliminarmente gli scopi che hanno portato alla costituzione della celeberrima formazione di pilotaggio acrobatico, nota in tutto il mondo; tra di essi quello di promuovere nel mondo la professionalità e la tecnologia italiana, coinvolgendo vasti pubblici nelle rappresentazioni acrobatiche della pattuglia.
Tra gli obiettivi del gruppo quello di perfezionare l’efficienza professionale e tecnica, le capacità di proiezione logistica attraverso addestramenti intensivi di circa 100 uomini tra i quali sono individuati i 12 o 13 membri della pattuglia.
L’attività del gruppo prevede addestramento nei mesi invernali (da circa la metà di Ottobre ad Aprile) e poi esibizioni nei mesi estivi da Maggio a Settembre con circa 30/40 esibizioni annuali in molti paesi del mondo.
Di solito il Giovedì è dedicato al trasferimento della squadriglia nella località di esibizione, il Venerdì alle prove ed il Sabato e la Domenica all’esibizione; ad ognuna di esse assistono circa 100.000 spettatori dal vivo e circa 4.000.000 con mezzi televisivi di ripresa.
Ci sono nel mondo numerosi club intestati alle frecce tricolori; di questi il n. 100 si trova proprio sul Lago Trasimeno
Vista la presenza di numerosi giovani, il cap.. Zoppitelli ha illustrato le caratteristiche psico-fisiche che vengono valutate in vista di una possibile ammissione alle “frecce tricolori”: innanzi tutto la selezione è effettuata su piloti militari di caccia con almeno 750 ore di volo su jet, con attitudini su combat readiness, ma soprattutto con doti umane di equilibrio e con forte personalità.
Tutti i giovani ammessi sono sottoposti ad un periodo di osservazione sull’equilibrio comportamentale e sulle caratteristiche di socializzazione e di fiducia negli allievi. La selezione è un compromesso a lungo termine, basata sulla fiducia reciproca dei componenti del gruppo, viste le situazioni di operatività con velocità di circa 400 Km/h ed ad una distanza tra le ali dei velivoli di circa 1,5 m. E’ chiaro che in tali condizioni di rischio, l’efficacia è raggiungibile sono attraverso l’autostima dei membri della pattuglia.
In condizioni di addestramento vengono visionati tutti i filmati a caccia di eventuali errori operativi; tutti devono essere disponibili alla critica, in vista del possibile miglioramento.
Il Cap.. Zoppitelli ha poi illustrato lo schieramento della squadriglia ed il suo ruolo di leader della 2^a sezione, con il difficile ruolo preposto alle operazioni di separazione e di ricongiunzione.
Le “Frecce” utilizzano attualmente aerei italiani e precisamente il velivolo MB 339 Aermacchi che vola ad una velocità massima di 900 K/h, portati, in fase di esibizione, a velocità comprese tra i 300 Km/h e gli 800 Km/h.
Uno dei principali ostacoli alle acrobazie progettate è il fattore “g” che determina, in caso di rapide evoluzioni in risalita ed in forte accelerazione, anomalo afflusso di sangue agli arti inferiori, con possibile perdita di conoscenza del cervello; tale pericolo viene evitato ricorrendo all’uso di pantaloni speciali aderenti che sospingono il sangue al cervello.
LO SCHIERAMENTO