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Good Bye Yapan
Relazione di Margherita Mancini
sullo scambio giovanile in Giappone
Era il mio sogno nel cassetto, più volte condiviso con la mia migliore amica, avanti a qualche assaggio di sushi.
Ma era talmente lontana l’ipotesi che si potesse realizzare in tempi brevi che non credetti alle mie orecchie quando mi venne annunciato a fine ottobre: “Vuoi partire i primi di dicembre con gli Scambi Giovanili LIONS per il Giappone?”.
A 19 anni, poco dopo la maturità, un’opportunità unica per il mio primo grande viaggio da sola.
In occasione del Congresso LIONS del Distretto 108L, a Spoleto, la presentazione a sorpresa avanti ad una platea di non meno di 400 delegati per ricordare l’importanza degli scambi giovanili, ribadita dalla coordinatrice
per il Lazio, l’Umbria e la Sardegna Sandra Becostrino e l’investitura da parte del Governatore Rocco Falcone di “Ambasciatrice del Lionismo Italiano in Giappone”.
Poi 2 aerei (Roma-Pechino e Pechino-Nagoya con Air China), turbolenze, voli infiniti ed unica occidentale tra i Cinesi, non era esattamente l’esordio immaginato e ad essere sincera le tante sensazioni provate avevano trasformato le prime ore da sogno in incubo, incubo che poi scoprii
essere guidato solo dalla stanchezza e che di fatto svanì nel nulla una volta varcata l’uscita dell’aeroporto di Nagoya, terza città del Giappone, dove ad accogliermi c’era la mia prima famiglia ospitante.
Immediatamente notai come la realtà giapponese era profondamente diversa dalla nostra, dal mangiare alle relazioni pubbliche, al rapporto con gli ospiti.
“Sarai la nostra Ambasciatrice” diceva il Governatore, ebbene mi sono ritrovata all’incontro col Sindaco di Kameyama e poi col sindaco di Matzusaka, cerimonie suggellate da tanto di foto e articoli sui giornali locali.
Caspita, non pensavo di essere una celebrità!
I programmi delle mie famiglie erano basati sui mie interessi e proprio per questo mi hanno portato a visitare alcuni tra i templi più belli del Giappone, che per l’appunto io adoro, ma hanno saputo aggiungere mete suggestive ed incredibili come un immenso parco delle luci aperto da novembre a maggio o l’acquario di Toba, uno dei più belli del Giappone.
I giorni sono trascorsi veloci tra le montagne di sushi e panorami stupendi, con l’unico divario della lingua non sempre facilmente superabile ma... risolvibile!
Terminato il tempo con la prima famiglia anche la seconda non ha mai trascurato i miei interessi e mi ha fatto a sentire veramente a mio agio, merito anche della figlia.
Le loro attenzioni non hanno riguardato solamente l’aspetto culturale ma anche culinario e per merito loro ho assaggiato innumerevoli tipicità ed anche la controparte giapponese del cibo italiano veramente squisito!!
I giorni in cui ho percepito veramente la distanza dall’Italia sono stati quelli del Camp in cui tra tutti i ragazzi ero quella che veniva da più lontano, ma ciò non mi ha impedito di fare amicizia con persone di molti altri
paesi, anzi: mi sono divertita un mondo ed ho anche migliorato molto l’english con i miei amici malesi.
Il camp mi ha permesso sia di provare le cose più tipiche del Giappone, dalla cerimonia del tè, vestiti con lo yukata, alla meditazione zen, sia di visitare la fusione del tradizionale con il moderno, passando quindi dalla visita
dei templi di Kyoto agli Universal Studio Japan di Osaka.
La mia ultima famiglia aveva una parte in più “di casa”; il marito della figlia è svedese, trascorrono con i figli, per esigenze di lavoro, alcuni mesi in Europa ed altri in Giappone. Con loro ho fatto il mio primo e unico pasto in casa.
Quella meravigliosa cena ha segnato l’apice e purtroppo anche la fine di questa meravigliosa esperienza giapponese che porterò sempre con me.
Devo ringraziare i CLUB LIONS di Kameyama, Ise e Matzusaka per avermi accolto con gioia, costantemente seguita e fatta sentire una di loro.
I responsabili del Camp ed il mio tutor in Giappone, ma non posso e non potrò dimenticare le equipe italiana e giapponese degli Scambi Giovanili Lions che hanno trasformato il mio sogno nella realtà.
MARGHERITA MANCINI
from Umbria