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13 Marzo: uscita culturale a Narni,
S.Pietro in Valle, Ferentillo
(con Accademia Masoliniana)
Programma
08.30 - partenza in pullman da Tavernelle parcheggio Ufficio Postale
09.15 - partenza in pullman Perugia Madonna Alta, parcheggio Banca Unicredit
10.30 - arrivo a Narni
11.00 – visita guidata a Narni Sotterranea vicolo San Bernardo 12
13.00 – pranzo ristorante “la loggia dei Priori”: vicolo del Comune 4, Narni
15.30 – visita della Abbazia di San Pietro in Valle via dell’Abbazia
16.30 – visita del Museo delle Mummie via della Rocca, Loc. Precetto, Ferentillo
18.00 – partenza da Ferentillo
19.30 – arrivo Perugia Madonna Alta, parcheggio Banca Unicredit
20.00 – arrivo Tavernelle, parcheggio Ufficio Postale
Narni Sotterranea
Nell'ambito di questa visita si possono ammirare locali sotterranei dell'antico complesso conventuale di San Domenico, con annessa chiesa protoromanica affrescata nel XIII e nel XV secolo, i resti di un impianto romano con cisterna con una cella ricca di graffiti fatti dai reclusi dal Tribunale dell'Inquisizione.
Si passa poi nei sotterranei di Santa Maria Impensole: originaria chiesa del VIII secolo, a tre navate, costruita sui resti di un tempio romano. Trasformata in cripta nel XII secolo conserva ancor oggi due cisterne di età romana.
Seguono i sotterranei dell'acquedotto romano della "Formina": è possibile effettuare un percorso interno dei Trafori di San Biagio, San Silvestro e del Monte Ippolito.
Sotto Piazza Garibaldi è situata infine una grande cisterna altomedievale detta Lacus, con volte in pietra concia e resti del pavimento in opus spicatum.
Abbazia di San Pietro in Valle
Edificata nel VIII secolo da Faroaldo II duca di Spoleto, nei luoghi dove si tramanda abbiano vissuto gli eremiti Lazzaro e Giovanni.
Pochi anni dopo il duca rinunciò al titolo e si fece monaco nell'abbazia.
Da allora il cenobio fu strettamente legato alla città di Spoleto accogliendo le spoglie di molti dei duchi della città.
Sul finire del IX secolo il monastero subì, come accadde poco dopo a Farfa, il saccheggio dei Saraceni e risorse solo nel 996 per volere di Ottone III.
Nel 1234 Gregorio IX assegna l'abbazia ai Cistercensi in linea con quanto avviene del Lazio sotto Innocenzo III.
Nel 1484 papa Innocenzo VIII (Giovan Battista Cybo) costituì per suo figlio un principato nominandolo così, oltre a duca di Spoleto, anche conte di Ferentillo e quindi governatore dell'abbazia. A Franceschetto, che sposò Maddalena de' Medici, successe il figlio Lorenzo Cybo, il quale sposò Ricciarda Malaspina marchesa di Massa e Carrara.
Dal matrimonio nasce Alberico I Cybo, il quale, dopo la morte della madre Ricciarda, assunse anche il cognome di Malaspina.
Alberico I Cybo-Malaspina divenne così Marchese di Massa, Signore di Carrara, Conte di Ferentillo, governatore di Monteleone di Spoleto e quindi signore anche della Abbazia di San Pietro in valle.
Il feudo di dominio dei Cybo-Malaspina durò fino al 1730 con Alderano Cybo; l'abbazia comunque ebbe sempre la commenda degli Ancaiani (nobili spoletini) fino alla sua vendita definitiva avvenuta nel 1907.
Dal 1917 il convento è passato in mani private e oggi, ristrutturato, è utilizzato come struttura alberghiera.
L'edificio è un monumento nazionale visitato da molti turisti per le sue opere d'arte, come il ciclo degli affreschi di scuola romana (1150) antecedenti il Cavallini; gli affreschi nell'abside del maestro di Eggi del 1445.
Museo delle Mummie
Un museo del tutto particolare: sotto la chiesa di Santo Stefano, risalente al XIII secolo, in una cripta lunga ventiquattro metri, larga nove e alta circa due, sono esposti corpi la cui mummificazione è avvenuta ad opera di particolari microrganismi contenuti nel terreno e anche in seguito alle condizioni di temperatura e umidità del luogo.