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Panicale 18 Giugno 2011
Chiesa della Madonna della Sbarra
Inaugurazione dell’affresco della Madonna con Bambino del 1415,
restaurato con il contributo del Lions Club Trasimeno
La Chiesa (da “Memorie istoriche su Panicale
Terra Etrusco-Umbra” di G. Grifoni, 1918)
“Dalla Piazza Regina Margherita,
volgendo il piede pel soggiorno di Belvedere,
fuori di questo appena 100 metri,
apparisce la Chiesa della Madonna della Sbarra,
con la facciata di stile toscano,
fabbricata tutta di mattoni,
con cornicioni, mensole, colonne e
tre porte di pietra serena pulitamente scolpite”.
L’interno della Chiesa è diviso in tre navate,
lateralmente vi sono due altari per parte;
sopra la porta principale v’è situato,
all’interno, l’organo;
e in fondo alla navata di mezzo si vede
l’altar maggiore in marmo
avente sopra sei giganteschi angeli dorati
che baroccamente reggono col capo le mensole
e il gran timpano dell’altare stesso,
in mezzo a cui trovasi il quadro della Madonna
che fu rinvenuta (secondo il solito di altre immagini)
sullo scorcio del XVI secolo entro un muro.
La Chiesa fu costruita a spese del comunee si compì nel 1625;
le rendite sue per chirografo di Paolo V in data 11 Agosto 1618)
( furono concesse in perpetua amministrazione alla comunità,
affinché si spendessero per mantenere la chiesa stessa
e per aiutare altre opere pie,
con divieto esplicito che qualsiasi dignitario ecclesiastico
s’immischiasse in siffatta amministrazione
o per ridurla a semplice beneficio o
per togliere l’azienda dai beni del Comune, come asserisce la
pergamena n. 2, che si conserva nell’archivio comunale.
Per questo il Municipio, geloso del suo diritto,
fece scolpire sulla fascia del cornicione le seguenti parole:
“Sub perpetua administratione comunitatis!”
All’inaugurazione del restauro ha presenziato il Sindaco di Panicale dr.ssa Luciana Bianco.
Sono intervenuti:
• la dr.ssa Vittoria Garibaldi, sopraintendente dei Beni Storici, Artistici e Culturali dell’Umbria
• la dr.ssa Mariangela Brucato, referente di zona della sopraintendenza dei Beni Storici, Artistici e Culturali dell’Umbria
• il prof. Elvio Lunghi dell’Università degli Studi di Perugia che ha ribadito l’ipotesi che il quadro possa rappresentare un’opera giovanile del celebre Masolino di cui si hanno memorie storiche solo dopo il suo avvento a Firenze ai tempi della sua collaborazione con Masaccio, che certamente influì sul suo stile pittorico. Alcuna notizia si ha sul periodo precedente ed è possibile che il pittore possa aver prodotto quadri ed affreschi in uno stile più giovanile. Alcune assomiglianze sono rilevate da alcuni esperti la la Madonna della Sbarra e l'Eva di Masolino (Cappella Brancacci).
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