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30 Gennaio - Tuoro sul Trasimeno:
meeting sul tema di studio distrettuale
“Cause della violenza nel mondo giovanile”





Si è svolto a Tuoro il giorno 30 Gennaio presso la Sala del Centro di documentazione annibalico “Il Sodo”, il meeting sul tema di studio distrettuale dal titolo “Cause della violenza nel mondo giovanile”.
Dopo il saluto del Sindaco dr. Mario Bocerani, è iniziata la relazione dello psicologo dr. Claudio di Nicola, noto esperto locale con esperienze sia nel campo della formazione e del sostegno non solo presso le Scuole, ma anche nel campo della sanità; lo stesso svolge il ruolo di libero professionista come psicolologo e psicoterapeuta.
La relazione è stata avviata analizzando le profonde trasformazioni avvenute nella società attuale in un breve lasso di tempo.
Una delle cause è stata individuata nella disattenzione, violenza o assenza dei genitori; globalmente un’ "assenza d'amore", che rappresenta una delle cause dello squilibrio psicologico nel bambino e conseguentemente nell'adulto, il quale può reagire con l'isolamento e il disadattamento - adottando cioè una forma di autodifesa nei confronti del mondo esterno - o riversando al di fuori di sé la propria rabbia con atti violenti.
Tra l'altro la società che accoglie i giovani non è adeguatamente capace di arginare le loro frustrazioni e di porgere un valido appiglio, e, insieme alla famiglia in crisi, rappresenta la concausa della dilagante violenza.
Insert Logo Here Come e quanto collaborano le scuole? E' vero che spesso gli insegnanti si trovano di fronte a famiglie che proteggono a spada tratta i propri figli, anche di fronte a situazioni di torto palese, ma questo atteggiamento di non collaborazione delle famiglie non deve, o meglio non dovrebbe impedire ad educatori e insegnanti di svolgere il proprio dovere: non si tratta solo di "insegnare" matematica, italiano, storia ecc. , ma si tratta anche di "educare" .... e questo è enormemente più complesso; implica più tempo da dedicare ai ragazzi, più impegno personale e spesso l’acquisizione di competenze di cui spesso i docenti stessi non sono in possesso.
Un’altra novità è rappresentata dal bombardamento continuo dei mass media che visualizzano spesso contesti di violenza efferata, propongono modelli sempre più estremi, quasi rappresentassero una moda che un giovane, se non opportunamente aiutato, può essere indotto a seguire.
I giovani di oggi vivono spesso in un mondo isolato; gli amici non si cercano più fuori casa, ma sulla rete, senza conoscere se non superficialmente chi sta dall’altra parte. Ciò è confermato dal fatto che moltissimi cercano amici e confidenti su programmi del tipo di Facebook e You Tube senza valutare i pericoli presenti, alla ricerca di esperienze o trasgressioni nuove, perché apparentemente nessun male ti può arrecare il video di un computer, dato che tu sei protetto, almeno fisicamente, dalle pareti del tuo studio.
E poi nei film o nei videogiochi i giovani sono abituati e vedere ripetutamente uccisioni di mostri, di nemici, di antagonisti; sul video tutto trapassa senza conseguenze, i nemici risorgono più vivi di prima. Si simulano folli inseguimenti con modellini di auto o di moto, si causano gravi e spettacolari incidenti; poi, con un click, il concorrente riprende a correre più tranquillo di prima. Si simulano battaglie aeree con esibizioni acrobatiche, bombardamenti, uccisioni di ogni tipo; non importa, un click in un certo bottone ripristina la situazione di normalità.
Tutto questo può indurre a sottovalutare le conseguenze di un comportamento violento nel mondo reale; in tal caso le conseguenze sono invece tangibili e difficilmente il danno arrecato può diventare devastante e tale da non poter essere ripristinato con facilità.
Insert Logo Here Si aggiunga a ciò il progresso espandersi dell’abitudine, ormai acquisita da un rilevante numero di giovani, di far uso frequente di alcol e droghe con esperienze che portano alla perdita dell’autocontrollo ed a stati di incoscienza durante i quali i vari soggetti possono diventare aggressivi essi stessi o essere facilmente aggrediti da altri.
In altri contesti la violenza può essere indotta anche dall’inadeguatezza socio-economica, da situazioni di degrado nell’ambiente di vita, da situazioni di povertà, urbanizzazione spinta, sovraffollamento.
Gli ambienti più degradati sono spesso quelli di estrema povertà, collegata alla disoccupazione, all’emigrazione clandestina, a particolari contesti ambientali ove la malavita governa con le sue regole; ovvio che in tali ambienti la violenze regna sovrana.
Quali possono essere le contromisure contro l’espandersi della violenza nel mondo giovanile?
A parte casi di particolare gravità che ovviamente necessitano dell’intervento delle forze dell’ordine pubblico, il dr. Di Nicola propone un’opera di sensibilizzazione sui giovani, sui genitori e sulle persone che coi giovani stanno in contatto attraverso un’educazione delle emozioni e dei sentimenti su tematiche quali: i valori nel mondo contemporaneo, l’importanza del no e l’educazione sessuale.
L’intervento può essere fatto anche da uno specialista, ma in ogni caso è necessario che giovani, genitori ed operatori scolastici siano sensibilizzati a riflettere su queste tematiche ed a discuterne per cercare di comprendere l’importanza di certi valori; occorre trovare un po’ di tempo per uscire della routine abituale della vita quotidiana e pensare a quali sono le giuste strategie di gestione della propria esistenza.
Per quanto riguarda poi le situazioni di emarginazione e degrado, occorre ovviamente che le pubbliche amministrazione operino opportune azioni preventive.
Dopo alcuni interventi chiarificatori, cui il dr. Di Nicola ha opportunamente risposto, la serata si è conclusa con la conviviale presso il Ristorante “Volante Inn” di Tuoro.